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Primo Collaboratore

Docente di scuola secondaria I grado

Biografia

Alessia Diana

Curriculum vitae

Compiti del collaboratore:

1. condividere e coordinare con DS scelte educative e didattiche

2. rappresentare il DS in riunioni esterne (ASL Enti Locali, ecc.)

3. colloqui con gli alunni e le famiglie degli alunni, con gli Enti Locali, con gli Enti esterni per problemi contingenti, soprattutto in assenza del DS

4. Sostituire il dirigente in caso di assenze brevi

5. collaborare nell’organizzazione delle attività previste dal PTOF

6. Collaborazione con il personale di segreteria in merito ai punti precedenti

7. organizzazione delle supplenze del personale docente in collaborazione con personale di segreteria

8. curare il materiale documentario cartaceo/digitale relativo alle programmazioni disciplinari individuali e collegiali

9. collaborazione nella predisposizione del RAV, del Piano di Miglioramento e della Rendicontazione sociale

10. collaborazione nella predisposizione delle circolari e ordini di servizio

11. partecipare alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente Scolastico

12. collaborare nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, anche in collaborazione con le altre figure di sistema

13. funzione di preposto ai fini della sicurezza

14. svolgere ogni atro incarico che potrà venire allo stesso conferito dal dirigente Scolastico nell’ambito delle sue competenze e prerogative.

In particolare, in qualità di preposto, ai sensi del D.lgs 81/2008, ha l’obbligo di:
a) segnalazione tempestivamente sia le carenze dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali vengono a conoscenza sulla base della formazione ricevuta
b) sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di rilevazione di comportamenti non conformi alle disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro e dai dirigenti ai fini della protezione collettiva e individuale, intervenire per modificare il comportamento non conforme fornendo le indicazioni necessarie di sicurezza. In caso di mancata attuazione delle disposizioni impartite o di persistenza dell’inosservanza, interrompere l’attività del lavoratore e informare i superiori diretti”.
c) verificare che soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedono alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; d) richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;
e ) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
f) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;
g) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si ricevere durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta;
h) in caso di rilevazione di deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e di ogni condizione di pericolo rilevata durante la vigilanza, se necessario, interrompere temporaneamente l’attività e, comunque, segnalazione tempestivamente al datore di lavoro e al dirigente le non conformità rilevate
i) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37.

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